VILLA ROSA
Manfredonia (FG), 2020-2023
dimensioni varie, carta, colla
I lavori di costruzione di Villa Rosa, uno dei pochi esempi di architettura eclettica in Capitanata, iniziarono nel 1928 per volere del cavalier D’Onofrio Vincenzo
come omaggio a sua moglie Rosa Longo, alla quale venne dedicata.
La costruzione fu progettata dallo stesso d’Onofrio e portata a compimento nel 1940, quando la moglie Rosa era ormai scomparsa prematuramente nel 1935.
D’Onofrio fece installare una lapide in sua memoria all’interno della villa, una vera e propria dedica d’amore nei confronti della nobildonna.
Purtroppo anche questa epigrafe, negli anni, è stata trafugata.
Nell’estate del 1943 Villa Rosa fu requisita dagli alleati, quale distaccamento del comando americano. In quei mesi di transizione la città era nella morsa sia dei tedeschi che degli angloamericani.
La mattina del 25 agosto un’imponente formazione di oltre 276 velivoli USA riempì i cieli di Capitanata.
Dopo aver ferito ancora una volta mortalmente Foggia, i caccia colpirono le linee ferroviarie ed il porto di Manfredonia.
Il 10 settembre una formazione Luftwaffe bombardò e mitragliò nuovamente la zona portuale di Manfredonia.
Nel 1967, pochi anni dopo la morte di Vincenzo D’Onofrio, gli eredi vendettero Villa Rosa e in quell’anno possiamo individuare l’inizio della lenta agonia che l’ha portata all’abbandono.
Questi e non altri sono i fatti che hanno influenzato la realizzazione di questo lavoro.